Sesso virtuale: la “sindrome di Spiderman” è in agguato

Sesso visto al computer non favorisce una buona sessualità di coppia, il “confronto” può portare a grandi frustrazioni.
“Attenzione alla Sindrome di Spiderman!” – avverte il dr. Massimo Perachino, Segretario AURO.it (Associazione Urologi Italiani) e Direttore di Urologia dell’Ospedale S. Spirito di Casale Monferrato (AL). Il tipo di rapporto, l’atteggiamento, la durata e le “dimensioni” non rappresentano la realtà, la nostra intimità non è come quella degli attori di un film hardcore. Immaginare di poter avere lo stesso approccio intimo può portare gli uomini ad una vera e propria frustrazione, la cosiddetta “sindrome di Spiderman”, la stessa che porta l’immaginario a pensare di avere poteri magici.
Dimensioni e durata, com’è noto, non incidono sulla sessualità della coppia. Se l’erezione, ad esempio, non avviene rapidamente può solo significare che è richiesto un po’ di tempo per “scaldarsi” con la partner. Rientra nella “normalità”.
Se l’uomo ha dei dubbi può sempre rivolgersi all’urologo o all’andrologo, che aiuteranno a sfatare nel 90% dei casi dei falsi miti ed eventualmente curare e risolvere i problemi effettivi.
Nel corso della visita uro-andrologica il medico potrà verificare la corretta anatomia dell’uomo e l’eventuale sussistenza di problematiche come il varicocele, che può compromettere la fertilità.
Guarda anche: