Donne, la ginecologia è sempre più rosa. Da “donna a donna”

Donne sempre più la maggioranza dei medici. Da “donna a donna” per un rapporto ginecologa-paziente più diretto.
La medicina ‘rosa’ è una tendenza degli ultimi anni: appena cento anni fa, infatti, le donne medico erano solamente 200 circa, per diventare 367 nel 1938. Al giorno d’oggi invece le donne medico costituiscono la parte preponderante: considerando i medici con meno di 65 anni il 54% è donna. E la percentuale sale con la giovane età: le dottoresse sono il 60% tra gli under 50, mentre nella fascia d’età dai 40 ai 44 anni quasi 2 medici su 3 sono donne.
“La medicina sta diventando sempre di più appannaggio delle donne” – constata la dr.ssa Elsa Viora, Presidente AOGOI – Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani. “In particolare, ormai le Scuole di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia italiane sono frequentate per la maggiore dalle donne. Questo può essere sicuramente un vantaggio: noi ci occupiamo della salute delle donne e le seguiamo nelle varie fasi della vita quali pubertà, gravidanza, menopausa, malattie o complicanze che magari abbiamo già avuto modo di sperimentare sulla nostra pelle. Parlando ‘da donna a donna’ possiamo stabilire un rapporto empatico con le pazienti.
Inoltre, le donne potrebbero portare delle nuove idee per organizzare il lavoro e i reparti, avendo più a mente problematiche come la necessità di conciliare lavoro, famiglia e altri interessi. Il potenziale contributo delle donne è una risorsa che andrebbe valorizzata e considerata con maggiore attenzione.
In aggiunta, la pandemia da Covid-19 – soprattutto all’inizio, quando è stato necessario pensare a dei percorsi differenti per le pazienti senza infezione e per quelle con sospetto o diagnosi certa di infezione – ha evidenziato la nostra capacità di adattamento”.
Guarda anche
https://medlifetv.it/index.php/category/oncologia-1/